Parole chiave: Salute, rete sanitaria ospedaliera e territoriale, rete socio-assistenziale territoriale, progettazione e programmazione servizi assistenziali; sport e benessere

Sia garantito nei fatti, per le cittadine e i cittadini calabresi, l’art. 32 della Costituzione. Il governo nazionale si faccia carica del debito sanitario della Regione che non deve essere pagato dalle cittadine e dai cittadini calabresi.

Si è assistito negli anni nella nostra regione ad un inaccettabile sbilanciamento esasperato a favore della sanità privata, che ha beneficiato dei vuoti lasciati dal pubblico. Bisogna urgentemente invertire questa tendenza soprattutto per garantire cure e assistenza a tutti e in particolare agli indigenti.

Bonificare la sanità calabrese dagli interessi criminali e affaristici, stop alla stagione dei tagli lineari indiscriminati. Su questi tre punti imprescindibili, avviare il percorso di superamento del commissariamento.

Implementare, attraverso le risorse nazionali e comunitarie, sia la dotazione strutturale, attraverso l’ammodernamento dei macchinari e della strumentazione, sia quella organica procedendo all’assunzione delle figure professionali sanitarie necessarie con lo sblocco delle assunzioni a tutti i livelli, dagli ospedali alla sanità territoriale.

Attivare un piano territoriale che coinvolga l’Assistenza Domiciliare integrata, le USCA, gli ambulatori specialistici, i servizi per la salute mentale, i consultori. Tutto ciò potrebbe avere come effetto la riduzione dei sovraccarichi ospedalieri, la possibilità di assunzioni di operatori socio-sanitari, sanità sempre più al paziente (uno dei temi centrali del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza in materia di sanità).

Realizzare un centro regionale post acuzie per i pazienti guariti dal Covid che, per via del prolungato allettamento e di tutte le implicazioni collegate alle patologie Covid, dall’aspetto respiratorio a quello cognitivo-comportamentale, richiedono un percorso riabilitativo multidisciplinare.

La Calabria è oggi fanalino di coda per la spesa a favore delle persone con disabilità e le loro famiglie. Proponiamo: programmazione delle attività e piano finanziario di sostegno; legge regionale sul “Dopo di Noi” per il sostegno dei disabili gravi rimasti privi del sostegno familiare (in conformità alla legge nazionale 25.6.2016); creazione di strutture per l’accoglienza; piena attuazione della Convenzione Onu per i diritti delle persone con disabilità.


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