PAOLA: lavoro e welfare per il rilancio demografico

Nei mesi scorsi è stata diffusa la notizia, poi rientrata, che la città di Paola scendesse al di sotto della soglia dei 15mila abitanti.

Tale situazione critica è condivisa da tante (troppe) aree della Calabria e dell’intero Mezzogiorno, dove il calo demografico rappresenta la cartina di tornasole di un impoverimento coatto del tessuto sociale.

L’emigrazione giovanile è una piaga a cui la politica ha risposto con improvvisazione e ricette fai-da-te, come per esempio: lavori a tempo determinato, miraggi di cooperative, corsi di formazione di misero collocamento o, addirittura, certificazioni offerte da enti privati, che contribuiscono a ridurre la formazione (e, quindi, la cultura) a una becera raccolta punti.

Se si considera, inoltre, la crescita esponenziale dei fuori sede, la condizione dei comuni calabresi appare ancora più drammatica.

Da tale patologia la città di Paola, purtroppo, non sembra immune. Infatti, se non si investirà, per come indicato dall’UE, su serie politiche di lavoro che garantiscano dignità e sostegno alle persone, permettendo loro di rimanere sul territorio, il rischio è che, fra cinque anni, anche il comune dell’alto tirreno cosentino voterà con il sistema del “turno unico” ovvero senza il ballottaggio perché riservato ai soli comuni con almeno15mila abitanti.

A ciò si aggiunge anche la travagliata vicenda che ha contraddistinto la formazione delle coalizioni per le prossime elezioni, determinando, di fatto, una “paesanizzazione” della città.

Fughe e rimbalzi dei candidati dalle liste pur di racimolare idee e consensi.

Ne consegue che, ancora una volta, la politica è stata il grande assente, lasciando spazio ai grandi portatori di voto, anche a causa della latitanza dei partiti e rendendo la città un latifondo del voto.

Appare evidente che l’intricato quadro delle coalizioni e l’autoreferenzialità di molti candidati segna il definitivo declino della città dei servizi, trasformandolo in un paese di provincia.

Per tale ragione, il miglior auspicio che ci sentiamo di augurare all’amministrazione comunale prossima, è un intervento per invertire questo declino a Paola.

In tal senso, confidiamo anche nel buon senso degli elettori, la cui determinazione avverrà, fra circa un mese, in cabina elettorale.

La parola ora alle piazze, per capire quali proposte sono sul tavolo e quali otterranno il maggior consenso.

Stato sociale, gestione oculata dei fondi del PNRR e politiche occupazionali appaiono, attualmente, l’unica strada percorribile anche per evitare la discesa ancora più in basso in una voragine di cui al momento non si scorge la fine, ma di cui è prevedibile l’inesorabile tonfo!


Primavera della Calabria – Paola

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