LA CALABRIA CHE VOGLIAMO

Vogliamo costruire insieme ai calabresi un programma non incentrato sugli interessi personali e feudi politici, ma sulla risoluzione dei problemi

  • CUNCHIUDENZA, una parola che appartiene alla nostra lingua: fulcro del percorso tracciato in due mesi di Laboratorio.

Un Laboratorio Politico dalla Calabria per il Paese: la Calabria deve tornare al centro dell’agenda politica nazionale, i calabresi sono stanchi e la misura è colma

  • Quale Calabria?

La Calabria si trova ad affrontare una sfida straordinaria correlata ad un forte impegno nazionale ed europeo sulla transizione ecologica, climatica ed energetica e su una leva finanziaria senza precedenti finalizzata alla ripresa economica (Next Generation EU o PNRR). 

Le risorse stanziate per il Next Generation EU non vanno sprecate in rivoli di finanziamenti clientelari per cattedrali nel deserto, incompiute e inutili, ma devono essere aggregate in modo virtuoso con una Visione di futuro di cosà dovrà essere la regione almeno nei prossimi cruciali venti anni. I fondi del NGEU devono essere armonizzati con i fondi POR, PON e di bilancio ordinario, non solo nel prossimo quinquennio, ma per almeno un decennio. Occorre perciò una serietà e organizzazione gestionale, una capacità di guardare al futuro usando il territorio calabrese come luogo sul quale fra crescere una nuova progettualità, centrata su Ecologia, Rigenerazione Urbana e Riequilibrio tra aree forti e aree deboli, Tutela e Salvaguardia Ambientale, Sanità Moderna ed Efficiente, Infrastrutture e Mobilità, Economia Circolare, Aree protette, Reti idriche, Ciclo dei rifiuti, Agricoltura e nuovi modelli di sviluppo, Risorse forestali, Parchi e Aree Naturalistiche, Turismo di qualità, Cultura, Innovazione, Tradizione, Scuola e Formazione.

È inoltre necessario ricordare che una società che trascura i giovani e le donne è destinata al fallimento. Nulla si può costruire di solido, propositivo, nuovo ed efficace se si prescinde dalle forze inutilizzate e da quelle future sulle quali costruire il cambiamento.

È il paradigma della rivoluzione sociale ed economica di un Paese.

Di seguito la sintesi dei principali, prioritari orientamenti programmatici, a seguito di un lavoro svolto dai gruppi di Primavera della Calabria, incentrato su sei obiettivi per una Consiliatura regionale, punti che riassumono le tematiche elencate e che saranno rappresentate con parole chiare, popolari, forti, di efficace presa sui temi e problemi e condivisibili per tutti i calabresi:

  • La Calabria che vogliamo: una visione per la regione con obiettivo al 2030, 2050 seguendo le linee di indirizzo della Comunità Europea, seguendo gli obiettivi prioritari elencati:
  • La Calabria per i giovani calabresi del New European Bauhaus;
  • La Calabria delle reti materiali e immateriali per la mobilità sostenibile e le connessioni efficaci;
  • La Calabria che crea nuovo lavoro e nuova economia circolare;
  • La Calabria della rete di sanità territoriale diffusa, dei luoghi di cura di qualità;
  • La Calabria del rispetto della natura, del paesaggio e del rilancio dell’agricoltura;
  • La Calabria virtuosa della transizione ecologica: ambiente, rifiuti;
  • La Calabria della rigenerazione urbana, e della sicurezza antisismica;
  • La Calabria della Ricerca, dell’Università, della Cultura e della competizione internazionale;
  • La Calabria del turismo naturalistico, del rispetto e recupero delle coste e valorizzazione dei Parchi, aree interne, centri e città storiche;

Seguendo i punti qualificanti così declinati:

  • Tutela del territorio, delle risorse naturali, del paesaggio e della biodiversità. Transizione ecologica e salvaguardia dell’equilibrio climatico sono fondamentali.
  • Risorsa idrica quale bene comune essenziale.
  • Agricoltura sostenibile. Si punta alla creazione di una filiera agro-alimentare sostenibile. In tal senso, saranno promosse azioni per un concreto passaggio da un’agricoltura basata sulla chimica di sintesi ad una agricoltura biologica, per consentire di produrre beni di prima necessità ad impatto zero.
  • Gestione rifiuti ed economia circolare del futuro. La gestione dei rifiuti deve avvenire su due binari: da un lato misure per rafforzare le infrastrutture di gestione dei rifiuti, dall’altro il coinvolgimento attivo dei cittadini.
  • Puntare sull’energia pulita. Potenziamento e digitalizzazione delle infrastrutture elettriche sono passi obbligati verso una transizione energetica sostenibile.
  • Trasporto e mobilità eco-sostenibile in Calabria, uscire dall’isolamento. Sono proposti qui di seguito alcuni degli obiettivi ritenuti prioritari.
  • Cultura, bene comune, la cultura dev’essere al centro del processo di sviluppo sostenibile della Calabria, sapere e la conoscenza intesi come bene comune, necessari al progresso e al benessere di tutti, perché tutti tornino a respirare Bellezza anche in Calabria, perché la cultura ha a che fare con la vita di tutti noi, con l’ambiente, con il territorio e quindi con il suo sviluppo. Cultura bene comune per tutelare il passato e aprire una finestra sul futuro;
  • La tutela dei diritti e una effettiva garanzia delle pari opportunità. Sogniamo e lavoriamo ad una Regione su misura di donne, giovani e di tutti coloro i quali sono rimasti indietro finora nella costruzione economica e sociale della Calabria.
  • Patto sociale per il lavoro che coinvolga le parti sociali, le associazioni. Ideazione nuovi strumenti e percorsi formativi. Valorizzare le imprese e le componenti sane della regione e costruire metodi efficaci per consentire la costruzione di Reti. Incoraggiare una valida ricerca in tema di sicurezza sul lavoro.
  • Welfare, Previsione di partecipazione pubblico-privata del Terzo settore sulle politiche di prossimità, mutuando ed evolvendo il concetto tradizionale della Banca del Tempo ed evolvendolo in politiche “urbane e di quartiere”. Attivazione e previsione di sviluppo dei servizi pubblici (asili nido, assistenza sanitaria e anziani, scuola a tempo pieno, trasporti, ecc).
  • Contrasto a ogni forma di discriminazione, intolleranza, violenza contro le donne e stereotipi di genere. Percorsi di consapevolezza nelle scuole. Educazione al Linguaggio e alla “diversità”, con il metodo del riconoscimento di sé nell’altro e la metodologia della risoluzione dei conflitti.
  • Politiche per un turismo innovativo. Il settore turistico calabrese ha potenzialità straordinarie che vanno tradotte in fattori economici di sviluppo attraverso politiche mirate e improntate alla valorizzazione del patrimonio ambientale, culturale, archeologico, storico-monumentale, artistico ed artigianale, con l’obiettivo di favorire la collocazione strategica della Calabria nel sistema “EuroMediterraneo”;
  • Agire sulla riqualificazione edilizia, estetica e funzionale, della rete ospedaliera esistente e ipotizzare due grandi Hub sanitari regionali;
  • Agire su un ruolo propulsivo dei sistemi urbani regionali, riconoscendoli e facendo emergere criticità e potenzialità, attraverso una visione dinamica e strategica, volta alla costruzione di un sistema forte di reti di città. 
  • Puntare al riequilibrio territoriale tra parti “forti” e parti “deboli” del territorio regionale, anche per consentire una diversa relazione tra “centri” e “periferie”, ovvero connettere aree dinamiche e aree svantaggiate, costa e interno, collina e montagna;
  • Definire un “atlante” di occasioni progettuali di rigenerazione urbana, nei centri piccoli, medi, nelle città, da utilizzare ogni volta che sarà necessario per i finanziamenti;
  • Costruire un “cabina di regia” regionale, per coordinare e indirizzare attività di pianificazione e progettazione a scala regionale;
  • Identificare e proporre alcuni pochi, ma significativi, grandi progetti di paesaggio, di architettura, di urbanistica, di rango regionale;

LA NOSTRA REGIONE SI STA SPOPOLANDO:

TUTTI SIAMO CHIAMATI A UN RINNOVAMENTO NON PIU’ PROCRASTINABILE PER DIRE BASTA ALLA POLITICA DELLE CLIENTELE CAUSA DEI MALI DELLA CALABRIA

Condividi su:
I commenti sono chiusi.