
Parole chiave: Lavoro, Giovani, Formazione professionale, Migrazioni
Aiuti concreti alle start up (sussidi, agevolazioni, contributi a fondo perduto, creazione di piattaforme pubblico-private, incentivi alla creazione di incubatori di imprese) per favorire, tutelare e incentivare l’imprenditoria femminile giovanile; rinnovamento della programmazione professionale regionale con adeguamento alle richieste di mercato effettive, prevedendo stage, tirocini e costante aggiornamento professionale; creazione di una “Scuola del buongoverno”, rivolta soprattutto ai più giovani, capace di introdurre stabili percorsi formativi virtuosi, in cui si possa formare e da cui possa nascere una nuova classe dirigente per la Calabria; incentivi e protocolli che accrescano la prevenzione degli infortuni sul lavoro e investimenti sulla formazione volta ad aumentare nei lavoratori e nelle aziende la consapevolezza dei rischi (cultura della sicurezza)
Evoluzione, in termini partecipazione amministrativa e cittadina, delle politiche di welfare, con la previsione di azioni di prossimità “interventi urbani o di quartiere” che permettano il monitoraggio dei bisogni, la realizzazione di azioni di assistenza (asili nido di quartiere, programmazione di spazi verdi, co-working sociale, biblioteche di quartiere, centri aggregativi e culturali di zona ecc.); sostegni economici a famiglie e giovani per garantire loro un corretto ed equo accesso alle nuove domande di servizi emerse in tempo di pandemia (didattica a distanza e Smart working); lotta agli sprechi e stop a “spese folli” della Regione per la creazione di un fondo regionale di aiuti, rivolto prioritariamente a: “neo disoccupati” per effetto della crisi Covid, di cui fanno parte soprattutto le donne, maggiormente penalizzate dalla crisi economica in atto; persone guarite da Covid 19, al fine di far fronte a tutte le spese sanitarie per necessarie visite mediche e controlli; anziani e disabili per assistenza sanitaria continuata