Flop Brunetta – Concorso per il sud

Il Ministro Brunetta seraficamente asserisce: – Forse abbiamo sbagliato qualcosa-

– Forse ????- replico io. La presunzione e l’ostinata pervicacia con cui ha perpetrato questo danno agli italiani e ai giovani in particolare, dovrebbe condurLa alle dimissioni , caro ministro , scritto rigorosamente in minuscolo e senza timore di accusa di vilipendio. Anzi , forse in un tribunale si ascriverebbero finalmente , le responsabilità. E sono tante. Non possono essere liquidate frettolosamente, quasi per archiviare la pratica, con le Sue dichiarazioni rilasciate all’indomani del flop. No, in un paese civile non dovrebbe funzionare così. Il rappresentante del governo dei ” migliori” asserisce che ” i contratti ” e le ” prove” non sono stati allettanti . E giù una serie di ” giustificazioni ex post” pietose ” e non rispondenti alle reali motivazioni che ” hanno impedito ” la partecipazione ex ante al Concorso denominato ” per il Sud” 821 posti assegnati a fronte dei 2.800 messi a concorso. Si chieda, signor ministro , le ragioni oggettive, anzi le dica dal momento che è ” persona informata sui fatti”. Ab illo tempore, non adesso che sarebbe semplice sparare sulla incapacità manifesta a ricoprire il ruolo demandato , dalle pagine di #primaveradellacalabria era stato lanciato , fra i primi in Italia, l’allarme per questo ” giochetto innovativo” che avrebbe lasciato fuori dalla semplice possibilità di partecipare alla preselezione i giovani neolaureati e neo diplomati. ” Un futuro bloccato ” era il titolo di un webinar incentrato proprio sulle criticità manifeste di un bando spacciato come solutore di ogni male della P.A. Una preselezione iniqua , palesemente stridente con le previsioni costituzionali che tendono a rimuovere gli ostacoli che impediscono la piena realizzazione della personalità umana e quelle che stabiliscono eguali possibilità di accesso alle cariche e agli uffici pubblici per tutti i cittadini ( art. 3 e art 51 della Costituzione). “Titoli e pregresse esperienze lavorative ” sono una mannaia per l’accesso al mondo dei concorsi pubblici da parte dei giovani. Come poteva solo pensare il ministro e la sua task force , perché ormai tutti abbiamo una task force persino per decidere di prendere un caffè, di affrontare il turn over nella Pubblica Amministrazione o la mancanza di personale qualificato per la migliore fruizione dei fondi del Recovery, confezionando modalità di accesso al pubblico impiego di tal sorta? “Il Merito” è il biglietto da visita unico e insostituibile a dovere valere sempre con l’unica concessione delle preselezioni a quiz nei concorsi con grande affluenza per come ribadito dalla stessa Suprema Corte in ripetute sentenze sul punto. Il resto è discriminazione all’accesso basata su censo e ricchezza perché , così come già stigmatizzato , i titoli sono rappresentati da corsi post laurea, master che implicano un notevole impegno anche di carattere economico che un giovane laureato , anche per questioni temporali, non potrà possedere. Sa bene il ministro che le procedure per i concorsi pubblici si accelerano non impedendo la partecipazione, ma snellendo la fase patologica , quella dei ricorsi dotando gli apparati giurisdizionali di organico e di mezzi e redigendo bandi a norma di legge. Sa bene il ministro di avere fallito e sa, come lo sappiamo tutti noi , che accampare la scusa che siano stati gli italiani, nello specifico i giovani , a non essere stati interessati è sterile difesa d’ ufficio in cui imputato e giudice sono la stessa persona. Lo sappiamo bene noi italiani che all’ennesima umiliazione dei nostri figli dovremmo gridare: -Basta! – e chiedere in coro da stadio ( passatemi il parallelismo doveroso nel Day After della semifinale vinta dall’Italia) :- DIMISSIONI SUBITO! –

Link webinar Un futuro bloccato https://fb.watch/v/LF6an4yL/

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