di Marina Neri
Ogni anno. Che senso ha? La mafia esiste ed e’sempre piu’ infestante. I misteri del nostro Stato sono sempre piu’ intricati e irrisolti. Le normative farraginose e lacunose al punto che, nelle maglie si riscontrano falle da naufragio del Titanic.
La mafia oggi imprende, intraprende, sorprende e, ad libitum sfumando si arrivera’ agli onori degli altari religiosi o civili per qualche mafioso di concetto se non di lupara.
Allora: che senso ha?
Anche oggi sfila lo Sdegno.
Che importa se si sono comprate coi soldi dei cittadini milioni di mascherine covid inutili perche’ non idonee ? Che importa se molti fondi destinati all’emergenza sono stati illegittimamente stornati e intascati da balordi senza scrupoli?
Che c’azzecca il parallelismo fra commemorazioni e ruberie?
Solo chi non vuole non ci vede il nesso.
Uccidiamo i martiri ripetutamente ogni qual volta permettiamo, anche e solo con la nostra ignavia e pavidita’ il mercimonio della dignita’ di un italiano , di un cittadino, semplicemente di un uomo.
Ogni anno, che senso ha? Ventinove anni di ricordo. 19 luglio 1992. In brandelli di Vita la Vita di Paolo Borsellino, Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina, uomini e donne della sua scorta.
Devo ricordare. A modo mio.
Perche’ quella deflagrazione non resti il tuono dentro un temporale estivo. Ma sia la ferita che sempre mi sanguina perche’ mai suturata dalla Giustizia resa. Sia il pungolo perenne che mi fa dire ai miei figli: _Voi potete. Voi dovete. Dalle macerie fate nascere un mondo diverso. Noi siamo impregnati dalla polvere di quelle macerie.-
Per questo Ricordo. A modo mio. Dicendo ai miei ragazzi : -noi viviamo in terra di ‘ndrina. Ogni respiro e’ pregno di questa mentalita’ . Lo vedete anche dalle cose che accadono vicino a noi. Atteggiamenti mafiosi in contesti apparentemente sani. Vi ci scontrate ogni giorno. Ma guardateli negli occhi. Non abbassateli mai! Cominciate dal vostro orto a sdradicare la gramigna e a piantare semi che portano frutto. E poi…si muore una volta sola!-
Non pianto un albero gia’ Grande. Curo gli arbustelli piccoli. Senza presunzione di infallibilita’. Spendendo ogni giorno acqua e sangue. Idealmente lo stesso di otto uomini e donne di ventotto anni fa
Marina Neri – Primavera della Calabria